Insomma, lui č anche meglio di come scrive. Un arcangelo coi baffi a manubrio, la pancia, una maglietta da gondoliere, la mansuetudine degli uomini davvero impetuosi. E' un marxista salgariano, con un'etica da tre moschettieri (quindi assoluta, non negoziabile) e una convinzione profonda: dove non arriva Lenin, arriva Robin Hood. I suoi personaggi sono deteriorati dalla vita, assediati dal disincanto, con la bocca devastata dai bocconi amari; spesso sono guerci, zoppi, minati da malattie e ansie, eppure hanno attorno un'aura di limpidezza, di bellezza esatta. Come lui.
Standogli vicino, mentre beve litri di cocacola, fuma in messicano stretto e parla senza sosta di cani, amore e fantasia, viene da pensare che le ricette per la sopravvivenza esistono. Ed esiste chi le sa scrivere.